Una pluralità di ascolti
Gusti musicali: percezioni e (pre)giudizi
La rubrica dedicata all’ascolto consapevole: perché ti piace una canzone? Perché non sopporti quel genere? Non ti piace o non lo capisci?
E se non lo capisci, è perché non hai consapevolezza del suo linguaggio?Un viaggio nella comprensione dell’ascolto dei brani,
La redazione di BLOM
a cura di Nicolò Ugolini
Premessa
In questo articolo vorremmo suggerire qualche chiave di lettura, di suggestionare, per così dire, piuttosto che spiegare alcuni modi di ascoltare la musica elettronica. Ci teniamo a precisare che finora ci siamo volutamente tenuti sul vago parlando di “musica elettronica”. Non solo ci sono generi diversi (strano, ma vero), stili diversi anche a seconda del periodo, ma anche molte tipologie di ascolto.
Immaginate alcune situazioni: sentite una canzone che vi piace per radio, la sentite ad una festa, in cuffia mentre fate jogging. Oppure pensate a cosa accade quando ascoltate l’ultimo singolo di Ed Sheeran, o un intero album dei Pink Floyd o una sonata di Mozart. Sembra quindi che non ci sia qualcosa come l’“ascoltare musica” in generale: non ci resta che cercare qualche consiglio su come avvicinare alcuni di questi generi.
Alcuni esempi
Vi riporto per intero un testo di uno dei più famosi brani del DJ olandese, Armin Van Buuren, che credo possa presentare bene uno degli atteggiamenti che può essere conveniente mantenere quando si ascolta questo tipo di musica:
I had a dream last night
A vision..
I saw a world full of people
Everybody was dancing and screaming loud;
They were just there to listen to the music
Some even had their eyes closed
Everybody was just smiling
When I woke up,
I realised…
I wanna be in that moment!
The very essence of my existence is looking for that emotion
È questo il genere di immagini che devono accompagnare il nostro ascolto di brani come questo. Per citare un altro brano, questa volta prodotto dalla collaborazione tra il duo Vini Vici e Astrix: “Don’t try to identify the sounds you are hearing/ Simply allow them to play with your eardrums/ And let them go”.
Gli esempi qui sopra sono certamente riferiti a un sottogenere specifico, noto come trance music. Per altre tipologie di musica elettronica le modalità di ascolto variano di conseguenza e ognuno potrebbe certamente trovare le proprie.
Il nostro obiettivo rimane quello di attirare l’attenzione su quello che solitamente chiamiamo “ascoltare musica”, in particolare sulla varietà di situazioni e criteri che questa espressione apparentemente semplice chiama in causa.
La rubrica completa relativa a “Gusti musicali: percezioni e (pre)giudizi”, la puoi trovare cliccando qui