Studenti

Gene is a Genius!

Qualcuno ricorda i fustini di Dixan e Dash in polvere per la lavatrice?

Fustini di detersivo in polvere

Beh, avevo 5 anni, era il 1976, quando, per la gioia di mia madre, li svuotavo per terra perché DOVEVO costruire la mia batteria! Il fustino era il rullante, uno scatolone era il timpano, un coperchio appeso con un filo era il crash, un altro su una sedia di paglia era il charleston e le barrette di legno delle grucce (quelle per appendere i pantaloni) erano le mie bacchette.

Avevo visto in TV un film su una grande orchestra che suonava un brano pieno ritmo che mi aveva proprio preso. Ma proprio proprio! Con una buona dose di fantasia sognavo di essere quel bravissimo batterista che sembrava danzasse, agitando le sue mani sul timpano ma… Ovviamente era impossibile riuscire a riprodurre quel ritmo, così veloce, così fluido, così affascinante. Solo dopo un po’ di anni ho scoperto che si trattava del grande batterista Gene Krupa che eseguiva “Sing, sing, sing” (1934) con l’orchestra di Benny Goodman. Però… Avevo un buon orecchio, no?

Benny Goodman Orchestra “Sing, Sing, Sing” Gene Krupa – Drums, from “Hollywood Hotel” film (1937)

Il riff di batteria “gioca” su un susseguirsi di ghost notes ed accenti che si alternano sul timpano mentre la cassa scandisce i quarti ed il charleston è suonato con il pedale sul 2 e sul 4.

Non avevo proprio idea in quali mostri sacri della musica mi ero imbattuto ma quel meraviglioso riff di batteria continuava a risuonarmi nelle orecchie…. Decisamente questa è stata la fonte della mia ispirazione. Un ritmo potente, pieno, deciso, preciso, accompagnato dai fiati dell’orchestra e che con la sua forte presenza di bassi evocava immagini di una jungla selvaggia abitata da elefanti e leoni. È così che la batteria è diventata il mio strumento preferito, la mia bella “ossessione”. Purtroppo, non ho potuto dedicarmici come e quanto avrei voluto: è solo dal 2015 che ho potuto ritagliare il giusto spazio per studiarla e suonarla, quasi come per fare regalo a quel bimbo di 5 anni che vive ancora in me….

Consiglio un bel video didattico di Enrico Parolin che spiega molto bene come suonare questo drum lick ancora oggi molto famoso.

Video didattico di Enrico Parolin

Ma è interessantissimo quello che ho scoperto con un po’ di ricerche su Gene Krupa, un personaggio che è stato davvero determinante nella storia della batteria moderna:

  • ha creato per primo assoli come parte integrante della melodia
  • si è reso protagonista della scena, un vero e proprio “band leader”, anche più del Direttore d’orchestra: fu, ahimè, proprio per questo motivo che Goodman non lo volle più
  • nel 1938 ha scritto “Drum method”, il primo metodo di batteria in assoluto
  • ha contribuito al miglioramento tecnico della batteria: è stata sua l’idea di mettere le pelli risonanti ai tom e usare tiranti sia sopra sia sotto
  • ha perfezionato l’hi-hat che ha assunto la meccanica che conosciamo oggi (!!!)
  • è stato tra i primi in assoluto a registrare una grancassa con il pedale, nel 1927 (il primo pedale per batteria risale al 1909, stesso anno di nascita di Gene Krupa)
  • è stato il primo ad utilizzare una batteria completa, composta da tutti gli elementi base e non solo da piatti e rullante
  • ha scoperto scoprì diversi drum talents, uno fra tutti Buddy Rich che duetterà proprio con Gene nella prima “drum battle” che li renderà famosi al pubblico, in un programma condotto da Sammy Davis Jr. (che anche non scherza alla batteria, mizzeca!!)
La leggendaria drum battle tra Gene Krupa e Buddy Rich

E concludo con un aneddoto, raccontato dal mitico Maestro Corrado Bertonazzi (“Dado”):

Jim Chapin da ragazzo si innamora della batteria mentre assiste a un concerto di Gene Krupa. Chapin non suona ancora, ma quella sera viene folgorato alla vista di quel grande batterista.

Così a fine serata lo avvicina e gli dice: “Stasera ho deciso di imparare a suonare la batteria e vorrei che lei fosse il mio insegnante”. Krupa è già una star mondiale ma non se la tira per niente e gli spiega che non lo può seguire per le lezioni a causa degli impegni con le tournée. Però gli lascia un biglietto con il numero del suo vecchio insegnante: Sanford Moeller. Hai presente la famosa “Moeller technique”??? Sì, proprio quel Moeller…

Il giorno seguente Chapin chiama Moeller e comincia a studiare con lui, finché nel tempo nonne diventa il migliore allievo. Anni dopo Sanford Moeller smette di insegnare e lascia a Chapin tutti i suoi allievi. Quelli che chiamano li rimanda al suo pupillo. Un bel giorno Gene Krupa richiama Moeller per riprendere lo studio della tecnica, ma Moeller gli dice di chiamare Chapin, perché ora è lui che fa le sue veci. Krupa così telefona a Chapin chiedendo di poter essere seguito. Chapin pensa a uno scherzo e butta giù il telefono. Krupa richiama e stavolta Chapin gli racconta tutta la storia, il processo e il percorso che lo hanno portato ad essere uno dei più grandi batteristi e didatti della storia.

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