Don’t Stand So Close To Me
Don’t Stand So Close To Me – Sting e i suoi “trascorsi” da insegnante in questo brano con i Police
Appuntamento n.50
Don’t Stand So Close To Me – Sting e i suoi “trascorsi” da insegnante in questo brano con i Police è il cinquantesimo appuntamento dedicato alla rubrica a cura di Ezio Guaitamacchi: a song a day keeps the virus away.
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Una rubrica periodica che tratterà, citando le sue parole “storie, curiosità e riflessioni legate alle canzoni che hanno fatto epoca. Quelle che, pur scritte anni fa, sono ancora di un’attualità disarmante“.
Il contesto
Nei primi anni ’70 la vita di Gordon Sumner è divisa in due: la sera suona il contrabbasso nei localini jazz di Newcastle e di giorno insegna alle scuole secondarie in aule piene di ragazzine avvenenti spesso infatuate del loro professore.
Qualche anno dopo, quando Gordon diventa Sting, il frontman dei Police, si trova a scrivere una canzone per il nuovo album, il terzo della band di Newcastle, “Zenyatta Mondatta”.
Gli ritornano in mente i giorni in cui faceva l’insegnante e, affascinato dal romanzo “Lolita” di Nabokov, scrive una canzone che descrive proprio le tensioni, le pulsioni sessuali, che ci sono spesso nella dinamica tra allievo e insegnante.
Il pezzo emblematicamente si chiama “Don’t Stand So Close To Me”, “Non statemi troppo vicini”, quasi per non provocarmi, ma sembra veramente la colonna sonora di oggi, cioè manteniamo le distanze, “Don’t Stand So Close To Me”…
Guarda il video condotto da Ezio Guaitamacchi
La rubrica continuerà con piccole pillole periodiche riguardo artisti e riferimenti storici differenti.
E per scoprire il prossimo appuntamento, ripassate da BLOM – Blog of music. Vi aspettiamo!
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