Freedom

Freedom – Richie Havens e il suo inno alla libertà al Festival di Woodstock

Appuntamento n.45

Freedom – Richie Havens e il suo inno alla libertà al Festival di Woodstock” è il quarantacinquesimo appuntamento dedicato alla rubrica a cura di Ezio Guaitamacchia song a day keeps the virus away.

[Clicca per andare alla raccolta completa]

Una rubrica periodica che tratterà, citando le sue parole “storie, curiosità e riflessioni legate alle canzoni che hanno fatto epoca. Quelle che, pur scritte anni fa, sono ancora di un’attualità disarmante“.

Il contesto

È l’estate del 1969 e migliaia di giovani si stanno recando nella fattoria di Max Yasgur nei pressi di Woodstock per la tre giorni di pace, amore e musica più famosa della storia del rock.

Il traffico caotico ha bloccato le strade e gli artisti devono prendere degli elicotteri per raggiungere il palco. Ecco perché ad aprire le danze viene chiamato Richie Havens: con la sua chitarra acustica, un altro chitarrista e un percussionista può comodamente stare su uno di quegli elicotteri.

Dopo aver suonato per più di un’ora e mezza Richie Havens non sa più cosa fare e si inventa allora nel bis l’improvvisazione su un pezzo che è un famoso gospel e che diventa però “Freedom”, un vero e proprio inno alla libertà che davvero potrebbe essere la colonna sonora ideale per questi nostri giorni di clausura.

Guarda il video condotto da Ezio Guaitamacchi

Freedom – Richie Havens e il suo inno alla libertà al Festival di Woodstock-  Quarantacinquesimo appuntamento dedicato alla rubrica a cura di Ezio Guaitamacchi

La rubrica continuerà con piccole pillole periodiche riguardo artisti e riferimenti storici differenti.

E per scoprire il prossimo appuntamento, ripassate da BLOM – Blog of music. Vi aspettiamo!

Troverete tutte le puntate precedenti cliccando qui. Restate sintonizzati per il prossimo numero!