Rome wasn’t built in a day
Rome wasn’t built in a day (ovvero: nessun grande risultato è avvenuto in un attimo)
Curiosità: clicca qui per scoprire l’origine della frase “Rome wasn’t built in a day” che vuol dire letteralmente “Roma non fu costruita in un giorno”
La nuova rubrica “La palestra vocAle“ di Alessandra Turri prende il nome dal progetto didattico omonimo di cui è autrice.
Gli articoli tratteranno diversi argomenti che forniranno spunti riguardo l’approccio allo studio del canto e alle esperienze professionali.Con il nuovo articolo, Alessandra Turri continua la serie di pubblicazioni iniziata proprio ad agosto.
La redazione di BLOM
Premessa
Lo studio del canto, come di ogni altro strumento musicale, ti fa entrare in un mondo vasto e interessante che non ha mai fine. Non si smette mai di imparare. Ci sono però degli elementi cardine per essere un cantante davvero completo.
PREPARAZIONE FISICA
Esattamente come la preparazione dell’atleta una buona routine di allenamento favorisce elasticità, agilità, resistenza.
PREPARAZIONE TECNICA
- Conoscenza (anatomia) e funzionamento dello strumento (tecnica vocale)
- Conoscenza musicale (saper leggere la musica, saper riconoscere ad orecchio, tonalità dei brani, cultura musicale, ecc…)
PREPARAZIONE PSICOLOGICA
- Trovare la propria esigenza espressiva, il proprio perché;
- Conoscersi più profondamente e andare a sviscerare, grazie al canto, tutti gli elementi che fanno parte di noi, come in un “massaggio interno”;
- Togliere importanza al voler piacere agli altri/compiacere gli altri (non potrai mai piacere a tutti) e far si che la nostra mente si volga a favore e non a sfavore (come spesso accade);
- Togliersi dal perfezionismo. Non verrà tutto bene da subito. Infondo si impara a camminare cadendo;
- Il pubblico non è tuo nemico, anzi. Soprattutto per gli insicuri esistono trucchetti utili per farsi galvanizzare dal pubblico e non soccombere all’ansia. Se l’ansia c’è è come un’onda, non annegare, cavalcala!
INTERPRETAZIONE DEL TESTO E GESTIONE DEL PALCO
Lavoro sul “come se”. Come un bravo attore non “recita” una parte, ma la vive “come se” fosse reale, così più ci avviciniamo a quella condizione più cantiamo in modo personale e naturale. Di conseguenza sul palco la nostra comunicazione sarà naturale, canteremo anche con gli occhi e con la gestualità (linguaggio non verbale) senza distonie o scimmiottamenti goffi.
INTERAZIONE CON I MUSICISTI
La musica eseguita insieme ad altri è un dialogo. Se ogni strumento fa un monologo a se non ci sarà groove, sarà tutto un po’ sconnesso e senza dinamiche. Ascoltarsi è il primo requisito per suonare/cantare bene insieme.
INTERAZIONE COL PUBBLICO
Anche qui è importante la “verità” di chi siete e di quello che comunicate. Diversamente, in mancanza di questo, la vostra comunicazione risulterà falsa, tesa, e a volte isterica anziché trascinante.
CENNI DI TECNICA AUDIO
- Tecnica microfonica ( tecnica pratica del cantato; conoscenza dei diversi tipi di microfono e loro utilizzo)
- Utilizzo del mixer e equalizzazione
- Registrazione e minimo editing
ESPERIENZA LIVE
Ultima in questo elenco, ma non ultima in termini di importanza. L’esperienza live è quella che più ti aiuta a provare sul campo quello che studi sulla carta, con tutti i casi e imprevisti che possono capitare.
Conclusioni
Lo so, è tanta roba ma non dovete spaventarvi.
Certo, è un mondo immenso e affascinante, ma ogni cosa, anche la più tecnica, complessa e apparentemente “fredda” unita alle altre rivela una bellissima magia…e ognuno di noi ha la sua magia da difendere, unica e speciale.
Formazione e didattica
Per informazioni sui corsi di canto che svolgo presso la Perform School of music oppure per il progetto didattico “La palestra vocAle” (da cui prende il nome la rubrica), visita la pagina dedicata sul sito ufficiale.