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Professione e professionalità nella musica

[Tempo di lettura ca. 1 min.]

Di ritorno da un viaggio di lavoro a Roma, ho sfruttato uno dei rari momenti di calma per riflettere un po’. 

In questo senso, ho rivalutato i treni. Quattro ore circa per poter riflettere fuori dal turbine degli impegni giornalieri.

Professione e professionalità

Professione e professionalità nella musica sono due concetti importanti e spesso sottovalutati.

Durante la cena di lavoro è uscito fuori il discorso che spesso mi trovo a fare in particolare con i genitori dei ragazzi che vogliono intraprendere degli studi musicali. Ma so benissimo che il concetto è altrettanto diffuso nella nostra società e cioè l’impossibilità di vedere la musica come lavoro, come professione.

Professione

Se una persona avesse bisogno di un dentista o di un ingegnere o qualunque altro professionista, non penso che andrebbe da una persona che ha interrotto gli studi in terza elementare e che si fa chiamare semplicemente dentista o ingegnere, ecc. Perché se vai dal professionista, ti aspetti una certa affidabilità. Un’affidabilità che è costruita come minimo su cinque anni di scuole elementari, tre di scuole medie, cinque di scuole superiori e almeno cinque di università. Un totale come minimo di 18 anni di formazione, escludendo eventuali master e formazione tramite stage e affiancamenti prima dell’iscrizione ad un eventuale albo.

Ecco, per questo mi fa sorridere quando una persona che ha studiato magari per due o tre anni “dall’amico del papà” che “fa il medico ma suona benissimo”, fa qualche live per un annetto con gli amici, e dopo ben 4 anni di “carriera” sentenzia: di musica non si vive!

Credo che anche il “dentista” o “ingegnere” che ha fermato gli studi in terza elementare non potrebbe lavorare e guadagnare. 

Ecco perché a questo punto i concetti quali professionalità, obiettivi e formazione assumono un’importanza fondamentale.

È quello che ho trattato un po’ più approfonditamente nella lezione di oggi. Clicca qui per leggere tutto

Al termine del tuo percorso, che non finisce mai, avrai una professionalità mirata a ciò che vorresti fare.

A quel punto sarai pagato per la tua professionalità.

A tal proposito mi piace riportare una citazione.

Se faccio un lavoro in 30 minuti è perché ho speso 10 anni imparando come farlo in 30 minuti.
Tu mi paghi per i 10 anni, non per i minuti.

Davy Greenbeerg
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Alex Bonacci

Batterista e direttore del centro di formazione "Perform - School of music", è inoltre Center Examination Manager dell' RSL Awards. Insegnante abilitato "La casa del batterista" e direttore della sede ufficiale di Torino del circuito nazionale. Ha accompagnato diversi artisti in molti contest come Heineken Jammin Festival, International Pop Overthrow, Premio Musicultura (Ex premio Recanati), Cornetto Free Music, Coca Cola Contest, Rock Targato Italia, etc. con partecipazioni radio/televisive da Rock TV a Rai Due, da Radio Due a Sky, RTL 102,5, ecc. Ecco alcuni tra i musicisti e professionisti del settore con i quali ha collaborato, live e/o in studio: Tony Levin, Roberto Diana, All the Mornings of the World (Heineken Jammin Festival 2012 finalist), Alessia D’Andrea, JP Cervoni, i Vincent, Stephan Zeh, Elisabetta Coraini, Rick Romano, Vince Tempera, James Raymond, Brian Ray, Stefano Olla, Lowlands (tour europeo “Gypsy child Tour 2011”), Florian Opahle, Ive (finalista all’Eurovision 2009), Franco Catricalà, Ivan Battistella, “Rigo” Righetti, Dj Molella, Emanuele Frusi, Simone Borghi, Timerec e molti altri.

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