Prince e il segno dei tempi
Appuntamento n.13
Prince e il segno dei tempi, è il tredicesimo appuntamento dedicato alla rubrica a cura di Ezio Guaitamacchi: a song a day keeps the virus away.
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Una rubrica periodica che tratterà, citando le sue parole “storie, curiosità e riflessioni legate alle canzoni che hanno fatto epoca. Quelle che, pur scritte anni fa, sono ancora di un’attualità disarmante“.
Il contesto
Primavera del 1986: Sign Of The Times è una rivista mensile pubblicata dagli adepti della Chiesa Avventista del Settimo giorno. Incoraggia i lettori a una vita che rispetti i dettami del cristianesimo in attesa del ritorno di Gesù.
Prince Roger Nelson è cresciuto in un contesto di seguaci della chiesa Avventista: entrambi i suoi genitori lo sono e per lui quel magazine e i suoi contenuti, da sempre, suonano familiari.
Quando, nel 1986, inizia a pensare al suo nuovo album quel giornale e i suoi articoli gli tornano alla mente. L’America, sotto la presidenza Reagan, sta vivendo giorni turbolenti e contraddittori: droga, violenza, AIDS sono tematiche presenti ogni giorno su stampa, radio e televisioni. Prince decide che è giunto il momento di denunciare il lato oscuro della società americana e di combatterlo proponendo invece una visione diversa.
Anche per noi il segno dei tempi che stiamo vivendo può essere vissuto e forse anestetizzato da una grande canzone come quella di Prince.
Guarda il video condotto da Ezio Guaitamacchi
Note aggiuntive dalla redazione di BLOM
Molti dei più giovani lettori magari conoscono meno questo artista. Vogliamo aggiungere pertanto qualche informazione a riguardo.
L’artista di Minneapolis, da cui uno dei suoi soprannomi – il folletto di Minneapolis, produceva i suoi lavori spesso in totale autonomia. Grande musicista, con una visione dell’arte a 360 gradi, ha lavorato per . C’è chi lo indica tra i primi a sfruttare la vendita on-line su Internet dei suoi dischi.
Ha moltissimi alias, con cui a volte si spingeva in sperimentazione anche di generi diversi. Tra i brani sicuramente più noti, la colonna sonora del film “Purple Rain“, di cui riportiamo in basso la versione del videoclip originale.
La rubrica continuerà con piccole pillole periodiche riguardo artisti e riferimenti storici differenti.
E per scoprire il prossimo appuntamento, ripassate da BLOM – Blog of music. Il prossimo parlerà di un artista incredibile, eclettico e purtroppo mancato troppo presto. Ma che ha lasciato brani che resteranno delle pietre miliari della musica moderna.