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Music Insiders – 2 – una storia iniziata da bambina

Chi si trova nuovamente tra le righe di questo blog avrà sicuramente notato che nello scorso articolo sono state tralasciate le presentazioni. Bhè a tutto c’è rimedio.

Il mio nome è Marilyn. Classe 1998, proveniente dalla terra della longevità, il Cilento (SA), così com’è longeva la determinazione che mi ha spinto fin qui precisamente tra i banchi della Perform School of Music.

Un tassello importante nonché il più attuale di una storia iniziata da bambina.

Si perché svantaggiata dal mio “non potere decisionale” assecondavo le carriere dei miei genitori ritrovandomi a qualsiasi concerto in zona, tanto da riuscire ad addormentarmi anche a notte fonda tra la folla.

Foto testimonianza delle ultime affermazioni, ebbene si a partecipare alla mia infanzia anche i RICCHI E POVERI

Raccontata così sembrerebbe che la musica si sia intromessa con prepotenza nella mia vita ma ho lasciato che continuasse a scriverlo lei il mio destino.

Passati gli anni della mia infanzia e con essi, a mia insaputa anche i decenni musicali più belli di sempre arrivò l’adolescenza sotto l’egida del Punk.

Sarà che in questo genere sentivo di potermi vendicare per tutte le gite della domenica in compagnia dei Pooh, Nomadi e …, sarà per la mia nascente voglia di girare mari e monti, decisi di fare 2 + 2 e abbandonarmi a quella dottrina.

Così arrivati i 18 mi ritrovavo a 520 km da casa. 16 ore di fila, in solitaria, a – 4°, in quel di Firenze per assistere al concerto dei Green Day.

2h e ½ di spettacolo e inutile dire che non c’è stata una volta che io abbia sbadigliato ma al contrario, ero in preda all’adrenalina.

Dà lì iniziai a buttare l’occhio sulle parti della grande macchina della musica (cit. Pooh – Banda nel vento) e realizzai che ciò che accade in quelle poche ore di esibizione sono frutto di un elaborato lavoro che tocca ambiti diversissimi tra loro.

Allora ormai determinata all’andare incontro al mio destino decisi di capirne di più sul mondo del “dietro le quinte” e su chi vi operasse all’interno.

E allora via al tavolo tecnico, con i racconti dei tour familiari in carovana, e via alle ricerche web. Dai primi venne fuori la figura leggendaria dell’ ”Impresario”. Unica persona, tempi remoti parlando, a determinare la carriera di un artista. Figura, che raggruppava un po’ tutte gli altri ruoli che invece erano apparsi dal web come quelle del Tour manager, Personal Manager, Road Manager…

Tanto il fascino per tutto ma ciò che diveniva impossibile era capire dove queste persone si fossero formate per svolgere quelle attività. Portata a casa la maturità mi attesero due anni di ricerche “matte e disperate” nel trovare un percorso accademico che mi avvicinasse a questo mondo. Nulla.

Nulla, fino a quando una storia iniziata da bambina trova forse la sua direzione lo scorso maggio. Il mio motore di ricerca diede come risultato “Perform School of music”. Cosa è successo da lì fino ad oggi?
Music Insiders è ben lieto di raccontarvelo nei prossimi articoli.

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