La mia ispirazione : quel Meyer con la e, non quell’altro con la a
Ciao, sono Simone, ho 28 anni, sono alto 177cm, segno zodiacale Bilancia, odio le persone false e il mio codice di tele voto è lo 04.
Sono uno studente di batteria alla X4M solo da quest’anno, ma suono lo strumento da una decina d’anni, ovviamente da autodidatta, ovviamente con scarsi risultati.
Suono la batteria con un gruppo di amici con i quali ho formato una band nel 2010, i Malotas ; siamo 3 ragazzi pronti a creare nonostante i limiti tecnici. Quando, per qualche motivo, riesco a suonare solo con il bassista allora non siamo “due dei Malotas” ma i Cani Rognosi. E se aggiungiamo un cantante a noi 3? Allora siamo i Semantica. E se i Malotas volessero proporre qualcosa di elettronico? Allora ci sono i WireSound Resistance. E per non farci mancare nulla abbiamo convinto un nostro amico a diventare la nuova stella dell’indie, Annielli.
Tutto questo preambolo non serve a tessere le mie lodi, sia perchè non so tessere, mia madre ci riesce, ma anche e sopratutto perchè chi si loda si imbroda, e io non ho di certo voglia di riempirmi di brodo caldo e farmi una doccia. Questo preambolo serve solo a mostrare quanto sia importante per me il processo creativo, la musica, non riesco a stare fermo, senza pensare a vari progetti, a inventare cose che ascolteremo solo in 4, ma che abbiano un senso per noi.
C’è un motivo se i Malotas e le altre band sono quelle che sono, e il motivo è uno solo : Elio e le storie tese. Quanti danni ha fatto questa band milanese nella nostra vita. Tralasciando la musica, perchè tutti conoscono i fasti di questi incredibili musicisti, ma basti pensare ai vari progetti paralleli, come il Trio Bobo, o ai progetti extra musicali che sono ugualmente validissimi, come la tv, il teatro, la radio. Gli elii sono e saranno una ispirazione di dedizione al lavoro e all’impegno.
Parlando di Eelst non si può quindi nominare uno dei miei capisaldi della batteria, lo svizzero clandestino in italia, mr. Christian Meyer.
Cosa dire di Christian Meyer, chi è del campo sa già tutto : è un uomo che si nutre solo di pinoli e carciofi (https://www.youtube.com/watch?v=IvDN-KqFHJQ) e che batte le pelli come fosse un wrestler della Wwe.
Tecnica mostruosa, sa passare nello stesso brano per tantissimi generi diversi e dotato di una simpatia totale. Ho avuto la fortuna di incontrarlo varie volte e non ha mai recitato il ruolo della rockstar scazzata che si chiude in camerino per bere una birra firmare autografi, ma si è sempre fermato per parlare e mi ha anche regalato le sue bacchette. Immenso.
Non saprei scegliere quale brano di Eelst ha la batteria che preferisco, Christian Meyer negli anni ha scritto alcune delle più memorabili parti di batteria (e se non le ha scritte lui ci hanno pensato mostri sacri come Vinnie Colaiuta) ma forse il brano che vorrei saper suonare e che desidererei scrivere in futuro è sicuramente Pagàno dall’album Cicciput. Cito da un articolo di Drumset Mag :
” …brano da cui sono sempre stato affascinato per come viene affrontata la divisione metrica: è un 5/4 + 5/4 + 3/4 o, come qualcun altro preferisce definirlo, un 13/4, a una velocità che si aggira intorno ai 235 bpm.”
Una volta ascoltato questo brano non si torna più indietro.
Se dovessi scegliere però un video che guardo a ripetizione per studiare le sue movenze, il suo stile, devo scegliere per forza questo :
Di questo video amo tutto, tranne la qualità infima del 240p. Perchè Christian Meyer in fondo ha un animo molto jazz e qui lo esprime al meglio. E’ una goduria vederlo suonare con grande intensità, precisione, felicità. E sopratutto senza stanchezza, come un bambino che fa la cosa che lo diverte di più al mondo. E sul finale solo ammirazione.
Questo è Christian Meyer, non l’unico batterista che mi faccia ammattire dalla bellezza, ma sicuramente il primo che mi ha accompagnato quando ho deciso di vivere una vita di precarietà dietro ad una batteria.
Simpatico, sornione ma congruente e dettagliato.
Ben fatto!