I Beatles
10 anni di evoluzione musicale dei Beatles.
Primo articolo per uno degli insegnanti del centro di formazione musicale “Perform School of music”, partner di BLOM – Blog of music: Francesco “Bradipop” Vecchia.
Polistrumentista ed insegnante di basso, oltre che responsabile dei corsi di Storia della musica e Music Theory, Francesco Vecchia è anche un appassionato collezionista di vinili e oggettistica vintage, oltre che fan dei Beatles.
Una preziosa “penna” che potrebbe riservarvi qualche interessante curiosità su aneddoti musicali.
La redazione
Parlando dei Beatles con la classe del corso di “Storia della musica” che dirigo, ho riscoperto uno degli aspetti che mi ha sempre affascinato del quartetto di Liverpool e che ogni volta li rende, a mio parere, sempre nuovi ed interessanti. Anche a distanza di sessant’anni.
La crescita personale e di gruppo
Mi riferisco alla loro crescita e alla loro evoluzione come singole personalità e musicalmente come gruppo. Ad ogni album (la loro discografia ufficiale ne conta 13 in studio) è percepibile la loro evoluzione come autori.
Si parte da “Please Please Me” (1963), disco caratterizzato dalla presenza di cover per lo più derivanti dal loro repertorio live nei locali inglesi e tedeschi, alternate a brani originali di forte matrice Rock’n’Roll in cui è percepibile l’influenza che la musica fenomeno degli anni Cinquanta ha esercitato su di loro in origine.
Si giunge, circa dieci anni dopo, a “Let It Be” (1970). Ultimo lavoro pubblicato dai Fab Four ma penultimo in ordine di registrazione. Ad ogni album i quattro mutano, evolvono in una continua metamorfosi musicale fatta di fantasia, ricerca e sperimentazione.
Ascolti consigliati
Molto interessanti a mio avviso, volendo analizzare la produzione dei Beatles sotto questo punto di vista, sono gli album centrali: “Rubber Soul” (1965) e “Revolver” (1966).
Qui infatti sono fortemente presenti e rintracciabili elementi di cambiamento. Lo studio di registrazione non è più solo ambiente di ripresa del suono ma diventa lo “strumento aggiunto” da sfruttare per la ricerca di nuovi suoni e sonorità.
È inutile dirlo, sono sempre stato un loro grande fan e continuo ad esserlo. I Beatles sono sicuramente una delle ragioni per cui oggi faccio questo mestiere e nonostante conosca i loro dischi traccia per traccia, ad ogni ascolto mi accorgo di dettagli che all’ascolto precedente mi ero perso. Sono proprio questi dettagli e la cura nella scrittura e nella produzione (come non citare il loro produttore George Martin – uno dei tanti, forse il più importane a meritare il titolo di “quinto Beatle“) ad averli resi grandi, fondamentali ed eterni nel panorama della musica moderna.
A coloro i quali non li conoscessero e volessero avvicinarsi alla loro musica, riscontrando la loro evoluzione artistico/musicale consiglio tre ascolti per poi eventualmente approfondire album per album sperando vi appassionino e vi rapiscano come hanno fatto con me molti anni fa.