From A Distance
From A Distance – La realtà appare in maniera diversa se osservata “da lontano”
Appuntamento n.62
From A Distance – La realtà appare in maniera diversa se osservata “da lontano” è il sessantaduesimo appuntamento dedicato alla rubrica a cura di Ezio Guaitamacchi: a song a day keeps the virus away.
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Una rubrica periodica che tratterà, citando le sue parole “storie, curiosità e riflessioni legate alle canzoni che hanno fatto epoca. Quelle che, pur scritte anni fa, sono ancora di un’attualità disarmante“.
Il contesto
A metà degli anni ’80 Julie Gold era una segretaria di redazione della rete televisiva americana HBO, ma nel tempo libero amava scrivere canzoni.
Una di queste l’aveva fatta ascoltare a una sua amica, Christine Lavin, una folk-singer, che l’aveva a sua volta passata a un’altra cantautrice di successo, Nanci Griffith, la quale aveva apprezzato molto questo brano intitolato “From A Distance”.
Julie Gold aveva scritto questa canzone pensando a come le cose guardate da lontano poi appaiono o possono apparire in una maniera diversa, un modo simile a quello in cui Joni Mitchell vedeva le nuvole in “Both Sides Now”. La canzone piace moltissimo a Nanci Griffith che decide di inciderla.
La versione di Nanci Griffith viene poi ascoltata da Bette Midler che a sua volta decide di interpretarla portando quel brano, “From A Distance”, al grande successo.
Una canzone che, al di là della bellezza della melodia e della poetica del testo, ci può essere forse oggi di insegnamento, perché vedere le cose “From A Distance”, come abbiamo fatto per tanto tempo, cioè da lontano, magari ci può far apparire la realtà sotto una luce diversa.
Guarda il video condotto da Ezio Guaitamacchi
La rubrica continuerà con piccole pillole periodiche riguardo artisti e riferimenti storici differenti.
E per scoprire il prossimo appuntamento, ripassate da BLOM – Blog of music. Vi aspettiamo!
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