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Come preparare una lunga tournè

In questi giorni sto preparando il tour europeo che mi porterà nel corso del prossimo mese, in sette nazioni diverse, e credo che possa essere di estremo interesse per gli studenti, avere una panoramica di cosa bisogna considerare quando ci si approccia professionalmente ad un’esperienza del genere.

Tra qualche giorno partirò per un tour di cinque settimane che inizia dall’Academy di Manchester per fare poi tappa nelle principali città europee, da Londra a Parigi, da Madrid a Lisbona, da Vienna a Berlino, passando per Budapest, Barcellona, Monaco e tante altre. Suonerò con la mia band rock, gli Hangarvain, di spalla ad una grossa band danese, i D-A-D, ed i preparativi per una cosa del genere sono piuttosto articolati.

IL REPERTORIO

Prima di tutto bisogna considerare la conoscenza del repertorio. Anche se suoniamo tutti brani originali che ho scritto e prodotto io, non si è mai abbastanza preparati soprattutto quando ti troverai a suonare davanti a migliaia di persone ogni sera e la tensione rischia di fare brutti scherzi. Per questo, nelle due settimane prima della partenza, suono tutta la scaletta ogni due giorni integrandola ad una sessione di pratica dedicata alla tecnica preparatoria per eseguire le sezioni più complesse dei brani. Cerco di praticare all’impiedi, con la chitarra a tracolla, per simulare le condizioni che troverò on stage e per rafforzare la muscolatura specifica del collo e della schiena.

IL FISICO

La tenuta fisica è un aspetto molto importante quando si è in tour. In questi giorni vado a correre tre volte a settimana per arrivare in forma. Quando stai seduto in tourbus per un mese percorrendo oltre sedicimila chilometri e dormendo nella tua cuccetta sul bus stesso, esponi il tuo fisico ad un bello stress, senza considerare che siamo in inverno e molti concerti saranno in Germania, Francia, Austria ed Inghilterra, non esattamente territori famosi per il bel clima ed il sole…

LA STRUMENTAZIONE

Oltre a prenderci cura del nostro fisico e della nostra salute, anche la strumentazione che viene in tour è sottoposta a sollecitazioni importanti e nei transfer quotidiani non sempre si ha tempo di risolvere problematiche magari sorte improvvisamente la sera precedente, quindi meglio essere molto preparati ad ogni evenienza e dare molta attenzione e cura ai nostri strumenti. Per questo tour ho con me tre chitarre di cui due accordate diversamente ed una di back up. Come amplificatore ho il mio stack testata e cassa base più una seconda testata, di back up anche questa. Per i pedali, tutto è doppio, se il set A non funziona, c’è il B pronto a scendere in campo e tutti i cablaggi sono testati prima di partire e perfettamente funzionanti. Ho una scorta di cordiere, almeno quattro set di back up per ogni chitarra (uso le Elixir che durano di più), otto set di pile di ricambio per il sistema wireless, triplo back up di tutti i cablaggi, due set di valvole di ricambio, cacciaviti, pinze e tutti gli strumenti indispensabili per effettuare riparazioni veloci. Ogni cosa è pensata per essere velocemente riparata o sostituita in tempo reale e in pochi secondi.

I BAGAGLI

Ultima cosa, il bagaglio. Quando viaggi in tourbus per molte settimane non puoi portare una valigia gigante, dunque considero sempre poco più del necessario per superare il turnover di concerti di fila ed arrivare al day off in cui c’è tappa in lavanderia. Alcune grandi venue d’Europa come il famosissimo Z7 di Pratteln in Svizzera dove anche questo tour farà tappa, hanno delle lavanderie interne riservate ai musicisti e alle crew, quindi lavaggio bonus on the road!

Una borsa indipendente è riservata ai vestiti di scena per non confondere una felpa di pail per affrontare l’inverno teutonico, con una camica leopardata o floreale molto meno riscaldante 😀

CONCLUSIONI

Quando si guarda dall’esterno un tour europeo, si pensa spesso al divertimento e al piacere di vivere un’esperienza del genere. Ovviamente è tutto incredibilmente divertente, non lo nego, ma non bisogna tralasciare di considerare che si tratta di un lavoro ed ogni dettaglio va curato nei minimi particolari perchè noi sul palco e tutti coloro che operano dietro le quinte, possiamo offrire al pubblico pagante uno spettacolo memorabile!

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Alessandro Liccardo

Co-founder e Direttore Generale dell'etichetta discografica Volcano Records & Promotion che distribuisce e promuove musica originale in Europa, Nord e Sud America, Giappone e Australia. Musicista, arrangiatore e produttore, ha anche collaborato come redattore per riviste nazionali come Guitar Club, Hardsounds, TourBus Magazine, e partecipato a pubblicazioni per Newton & Compton e Wake Press Edizioni, oltre ad aver creato l’agenzia di social media marketing e comunicazione BrandUP Your Business. Dopo la Laurea in Discipline dell'Arte e dello Spettacolo in Italia, ha conseguito il diploma post laurea in Popular Music al British Institute of Modern Music di Londra dove ha studiato ed approfondito le tematiche del management delle società discografiche e del marketing musicale.

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