Bruce Springsteen e il brano dedicato alla sua città
Appuntamento n.34
Bruce Springsteen e il brano dedicato alla sua città è il trentaquattresimo appuntamento dedicato alla rubrica a cura di Ezio Guaitamacchi: a song a day keeps the virus away.
[Clicca per andare al primo appuntamento]
Una rubrica periodica che tratterà, citando le sue parole “storie, curiosità e riflessioni legate alle canzoni che hanno fatto epoca. Quelle che, pur scritte anni fa, sono ancora di un’attualità disarmante“.
Il contesto
È l’anno 2000 quando Bruce Springsteen scrive una canzone dedicata alla sua città.
Asbury Park nel New Jersey è il posto in cui lui ha passato l’adolescenza, dove ha iniziato a fare musica. Asbury Park è sempre stata una località turistica, ma da tanti anni, troppo tempo, è in grande crisi. È una città che lui descrive come “in rovina”, però al tempo stesso nel ritornello chiede a questa città di rialzarsi, di ritornare a essere grande come una volta.
Bruce Springsteen usa questa canzone per aprire “America: A Tribute To Heroes”, tra candele illuminate e i membri della sua band, per raccogliere fondi a favore delle vittime degli attentati dell’11 settembre.
La canzone sembra scritta apposta per quei giorni tragici di New York, ma oggi suona adattissima a Milano, a Madrid, a Parigi, a Londra, a tutte le capitali colpite dal coronavirus… Tutte capitali che sembrano città in rovina, ma alle quali noi auguriamo di “rise up”, cioè di rialzarsi, di essere grandi come prima…
Guarda il video condotto da Ezio Guaitamacchi
La rubrica continuerà con piccole pillole periodiche riguardo artisti e riferimenti storici differenti.
E per scoprire il prossimo appuntamento, ripassate da BLOM – Blog of music. Curiosi…?
Troverete tutte le puntate precedenti cliccando qui. Restate sintonizzati per il prossimo numero!